RETE ATTIVA

“Rete Attiva” è un servizio di progettazione individualizzata effettuato da equipe multidisciplinari composte da educatori, psicologi, assistenti sociali e pedagogisti, che utilizza il software “Matrici Ecologiche 2.0”, erogato dal Consorzio La Rosa Blu, in convenzione con Anffas Nazionale. Tale software è uno strumento interattivo che orienta logicamente e documenta, secondo un approccio evidence-based, il piano individualizzato dei sostegni ed il progetto individuale di vita previsto dall’art. 14 della L. 328/00 nella prospettiva del rispetto dei diritti umani e del miglioramento della Qualità della Vita per le persone con disabilità, in particolare intellettive e con disturbi del neuro sviluppo.  

Ogni equipe, denominata “rete”, sarà punto di riferimento per persone con disabilità e loro familiari oltre che per le pubbliche amministrazioni, ASL e scuole degli Ambiti Territoriali sociali di Manduria, Taranto e Altamura attraverso l’azione del partenariato di progetto composto dalla capofila Anffas Sava APS e dai partner Anffas Taranto APS e Anffas Altamura ETS.

Il progetto Rete Attiva è sostenuto dal “Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore (artt. 72 e 73 n. D.Lgs. n. 117/2017)-Avviso PugliaCapitaleSociale 3.0”.

Perché richiedere il progetto individuale?

Ogni persona con disabilità deve essere messa nelle condizioni di PARI OPPORTUNITA’ con gli altri nel vivere i suoi vari contesti di vita (scuola, lavoro, relazioni sociali, ecc). Tale diritto a scegliere ed a poter vivere il proprio percorso di vita è un diritto “umano”, connesso a ciascuna PERSONA.

Molto spesso però la relazione tra la persona, con una data condizione, ed i vari ambienti che la stessa frequenta o vuole frequentare è segnata negativamente da barriere di tipo fisico, culturale, organizzativo in essi presenti, che appunto impediscono il diritto alla partecipazione ed inclusione. Secondo la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità è proprio questo risultato negativo di tale interazione che dà luogo alla DISABILITA’.

Perciò per rendere concretamente esercitabile il diritto occorrono i giusti supporti e sostegni per eliminare il gap derivante da questa iniziale interazione.

Cosa contiene il progetto individuale?

Il comma 2 dell’art. 14 della legge n. 328/00 prevede che “Il progetto individuale comprende, oltre alla valutazione diagnostico-funzionale o al profilo di funzionamento, le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del servizio sanitario nazionale, il piano educativo individualizzato a cura delle istituzioni scolastiche, i servizi alla persona a cui provvede il comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e all’integrazione sociale, nonché le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale. Nel progetto individuale sono definiti le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare » Puoi cercare gli operatori socio –sanitari previsti dal tuo progetto più vicini a te cliccando qui.

Il progetto individuale quindi può riguardare, oltre agli imprescindibili aspetti sanitari, anche aspetti sociali, familiari, scolastici, lavorativi, che sono parti fondamentali della vita di tutte le persone, con e senza disabilità e garantire a queste ultime di svilupparsi come persone anche in tali ambiti di vita.

Chi redige il progetto?

Il Comune di residenza d’intesa con le Aziende Sanitarie Locali, su richiesta dell’interessato. Tuttavia la normativa della Regione Puglia, anche in considerazione delle carenze di risorse all’interno dei Comuni, prevede che la persona con disabilità e/o i suoi famigliari possano rivolgersi ad un’associazione di rappresentanza accreditata alla progettazione. Per questo Anffas ha strutturato delle equipe formate ad hoc che possano, in sinergia con le diverse agenzie (Comuni, scuole e ASL), realizzare e supportare nell’attuazione del proprio progetto di vita le persone con disabilità.